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ELISABETTA NECCHIO

ARTISTA

Dopo un breve percorso nell’ambito della pittura tradizionale ho “incontrato” la CARTA e, attraverso workshop e collaborazioni con due cartiere italiane, ho cercato di portare alla luce le potenzialità espressive che sentivo presenti in questa materia. Via via che lavoravo scoprivo nuove possibilità: il rapporto superficie-segno, la contaminazione con altri materiali, il bisogno di lavorare preventinamente su matrici di gomma per organizzare e imprimere le forme.
Oggi il lavoro si sta traducendo in una sorta di “intarsio” tra paste di cellulose diverse, o colorate, che vanno a formare direttamente il soggetto finale sempre durante la fabbricazione del foglio di carta in pasta di cellulosa, fintanto che essa giace ancora sul telaio di formazione. Il foglio nasce dunque intero, unico, non assemblato o incollato successivamente. Ho consolidato il metodo di lavorazione “a rovescio” della cellulosa, intarsiando parti colorate sempre più piccole, fino al gusto del particolare, dando origine ad un “dipinto” vero e proprio, fatto di accostamenti di forme e tonalità colorate. Il risultato è sorprendente perché non necessita di alcun intervento né pittorico né grafico successivo.

I first met the “paper” after a short creative period dedicated to the traditional painting.
In pursuing my work - through workshops as well as cooperations with two Italian paper factories - I hoped to make visible to others the wide world of possibilities that paper holds.
While working I found out new opportunities to deal with paper, for example the blending with other materials or the relationship between surface and sign. Moreover, I realised the need to work previously on rubber matrixes in order to better organise and impress the shapes.
Nowadays my art is like an “inlay work” made of different paper pulps, either coloured or not, that directly form the final subject while the piece of paper still lies on the processing frame. As a result, the sheet is a whole piece, not assembled or glued later.
Furthermore, I refined the "reverse side” method for the cellulose processing. I created a real “painting” made up of different shapes and colour shades, inlaying increasingly smaller coloured parts.
The final result is amazing as it doesn’t require any other pictorial or graphical intervention.

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Elisabetta Necchio, nata nel 1972 a Como, si diploma in Pittura nel 1995 con il prof. G. Devalle all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Dal 1997 lavora nel mondo dell’educazione e della scuola nel campo delle discipline pittoriche. È stata titolare della cattedra di Pittura e di Teoria della Percezione Visiva all’Accademia “Aldo Galli” di Como e di Cromatologia all’Accademia “Santa Giulia” di Brescia. Attualmente insegna Arti Visive presso il Collegio Papio di Ascona (CH).

Da alcuni anni la sua ricerca artistica si è arricchita dell’impiego e dell’approfondimento della conoscenza delle tecniche di fabbricazione della carta fatta a mano, consolidata dall’esperienza di stage presso la cartiera di Sandro Tiberi a Fabriano e da collaborazioni con la cartiera Toscolano 1381 di Brescia.